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LA BELLEZZA E L'INCANTO DI UN LUOGO DOVE IL VISITATORE VIENE TRAVOLTO E MISTERIOSAMENTE ATTRATTO...COCCOLATO DALLE COMODITA' NATURALI E IL TEMPO SI FERMA INESORABILE, RUMORI DI UN INFINITO CHE SI ASCOLTANO, MEDIATO DAI COLORI DELLA CAMPAGNA IMPASTELLATO DI VERDE SIMILE A SMERALDO

venerdì 5 ottobre 2007

Il Lavoro senza dignità e senza meritocrazia

Mi basta pensare a quanti precari ci sono e il resto è facile. Oggi in Italia non ci sono nè diritti, nè doveri, nè lavoro. No, non si può sopportare ad esempio la ignominia di una Asl abruzzese che a fine contratto determinato di due anni non inserisce nel proprio organico un lavoratore invalido e nel frattempo destina i soldi dei contribuenti verso operazioni immagine come comprarsi un tappeto intarsiato del cazzo oppure migliorare l'ufficio del dirigente di turno. Ragazzi c'è veramente di cui incazzarsi! Oppure quello di un lavoratore postale che è costretto a ricorrere alla legge per farsi riconoscere una malattia che lo affligge, ma a parte questo lui conta sul merito, invece.....gli è stato detto che questa cosa non vale. Allora ho pensato di fare un vademecum o meglio una scaletta delle cose che vengono apprezzate nel lavoro in Italia.

Dunque:
1) La Raccomandazione; se siete bravi riuscite ad entrare in quella oligarghia familiare di potere data dal porchettaro di turno che per la Vostra richiesta pretenderà alcuni obblighi: finanziamento della sua campagna elettorale, propaganda elettorale con risultato, una scopata, anzi varie scopate se siete donne, sudditanza, lavori sporchi. Poi se siete parenti allora è più facile, cmq ve la dovete sudare. Non pensate di poterci riuscire con tattiche politiche perchè otterrete poco. La domanda nasce spontanea: durerà? Non credo proprio, c'è troppa competizione.

2) L'anzianità di servizio; se siete al primo lavoro subirete il vecchietto prepotente che vi ricorderà ogni giorno che lui è arrivato prima di voi ed ha una anzianità di servizio invidiabile. Avete due soluzioni: mandate a fare in culo il ringoglionito e fate una causa per mobbing oppure entrate nelle grazie del fossile e della azienda schiavizzando il Vostro Io dicendo a Voi stessi che questo vi porterà ad una anzianità di servizio super invidiabile. Se volete il mio consiglio, scegliete la prima.

3) Il Sindacato; se siete dei bugiardi patentati non sprecate questo talento, entrate nella triade Cgil_Cisl_Uil o altro, UGL e date adito al vostro talento di Bugiardscout per imbrogliare più persone possibili perchè guadagnerete informazioni utili, giorni liberi dal lavoro e una rampa di lancio per la politica; ricordate se dite la verità non ci pensate nemmeno.

4) Infortunio sul lavoro; regalatevi ogni tanto sul lavoro degli incidenti, perchè così facendo avrete dei giorni a vostra disposizione e crescerà il Vostro punteggio nella carriera o per i trasferimenti, naturalmente sciegliete il medico appropriato.

5) La malattia; se avete la sfortuna ovvero la fortuna di essere ammalati fatelo valere, anche se dovrete subire le tante visite collegiali e le indifferenze degli ebeti o i menefrechismi della dirigenza. Molto probabilmente avrete bisogno di un buon avvocato.

6) La Laurea; mi hanno detto detto che ci sono buoni prezzi per la Laurea al mercato di Roma e non devi fare nemmeno tanti sacrifici di 5 o 6 anni di studio e dispendio di soldi tanto il risultato è lo stesso.

7) Le competenze; non contano un cazzo nè per la carriera nè per trovare lavoro; potrebberò essere utili solo quando l'azienda è in un mare di merda. Non approfittarne perchè loro ne approfitterebbero.

Morale della storia: se accettate questo sistema siete quelle teste di cazzo che stanno lì all'ufficio del piano di sopra a guardare gli altri che lavorano, se invece volete combattere tutta questa assurda presa in giro allora rivolgetevi alla legge e fatelo subito mentre cercate con tutte le vostre forze di sensibilizzare gli altri ad unirsi in unico coro di proteste e azioni. Una volta si diceva: Proletari di tutto il mondo unitevi. Oggi la parola d'ordine deve essere: Disoccupati di tutta Italia unitevi!

martedì 2 ottobre 2007

Chiesa Cattolica: Tra la preghiera e la politica

Carissimi,come sempre cercherò di condurre le menti visionarie di questo blog ad una riflessione sulle "arlecchinate" che trovano spazio nella nostra misera quotidianità. In questi giorni ho avuto occasione di osservare da molto vicino le inutile brodaglie televisive mandate in onda dalla televisione italiana di regime(Rai, Mediaset, La7 ecc). Nella sequela di corbellerie dette e stradette per poter vendere il proprio prodotto-pensiero da giornalisti venduti al mercato del potere e delle banconote fresche degli euro la mia attenzione o almeno di quello che rimane del mio interesse su ciò, si è catalizzata sul discorso al tg1 del Presidente della CEI, cattolicissimo e politicissimo Consiglio Episcopale, che enunciava e sottolineava il pericolo dell'antipolitica. Tirandosi fuori da questo gioco di parole emerge una notevole paura da parte del potere cattolico di soccombere ad una riflessione più ampia su ciò che oggi viene contraddetto al sistema di potere nazionale. Quello su cui voglio soffermarmi è che il Presidente della Cei ha detto bene quando affermava nel suo eloquio precedentemente studiato che la Chiesa è stata parte con i fatti di quella attività al fianco di quei politici che all'oggi vengono criticati dai soldati-cittadini. Senza rendersene pienamente conto la cara Cei ha fatto presente la sua partecipazione a quella forma di potere magnanimamente falsa e gastronomica che agli occhi dei cittadini non allineati e profusamente dotati di intellighenzia appare ingannatoria e soprattutto coincidente con l'attività del palazzo. Quindi diciamo che Papa e Re sono tornati dopo un ottocentesco diverbio ad una profonda amicizia rivelatasi dal modo in cui ambedue si difendono. Ormai dopo il V-daY di Grillo è sotto gli occhi di tutti che questo modo "bourgeois" anche di coloro che dicono di rifarsi ad una tradizione comunista-socialista sia da evitare e da combattere ma quello che è manifesta e deludente è la presenza di un istituzione religiosa nel potere che si divide tra la preghiera per il ricco epulone e la politica di Cesare. Chi ha orecchie per intendere intenda!